lunedì 22 giugno 2020

La Storia in primis...un contributo del ns iscritto di Napoli Bruno Pappalardo





LE STATUE DELL’ORRORE

Bruno Pappalardo – 19.06.2020

Cosa è una città? E’ uno spazio, comunemente definito “urbano” dove si abita e non solo. In questo spazio, tante persone vivono, spesso, per l’intera loro vita e anche le loro successive generazioni. E’ dove si sviluppano attività economiche e di profitto. E’ uno spazio di servizi erogati, spesso malissimo, ma che tengono insieme la comunità. E’, allora, uno spazio sociale,…e politico, che  urbanisticamente si forma per “funzionare” a vantaggio dei suoi cittadini altresì del forestiere.
Questo grande contenitore, deve produrre anche “crescita culturale” perché tutti ne possano beneficiare scuole, teatri, accademie, musei, conservatori, università, botteghe di mestieri, et cetera,…anche a livello nazionale. La crescita culturale dei cittadini è indispensabile. Avviene massimamente in questi luoghi, dove si raccontano e trasmettono valori esistenziali, dunque comportamentali, incrementando le RELAZIONI, interne in ogni suo comparto. 
Questi luoghi non nascono lo stesso giorno in cui si intende frequentarli ma, già esistono!
Sono il nostro patrimonio di beni comuni avuto in eredità dalla STORIA, dalle generazioni precedenti. I destinatari rampolli di questo capitale, sono le generazioni future.
Arriva dal passato, da un qualsiasi passato, espresso da un qualsiasi genere di potere. 
La città è, quindi, spazio ETICO ed elettivo che guida e da direzioni. In essa si forma, una precisa IDENTITA’, vero collante della pluralità e diversità sociale  tra cittadini.
Sono spesso capolavori dell’architettura artistica di un passato lontano e recente, sorti per celebrare un autorità dinastica o dittatoriale o rivoluzionaria o democratica. Sono luoghi che conservano la forma, struttura e bellezza della propria contemporaneità. La loro storia é percepita dal cittadino come detentrice   e madre di valori pedagogici esemplari,… formativa di una coscienza civile di ciascuno.
La città, potrebbe essere paragonata ad un libro di storia. Un libro di pagine bianche, scritte poi, nei millenni, dal suo passato, una narrazione semantica, espressione di sistemi culturali descrittivi ma anche costruttivi della sua forma urbana e civile.
Ma come un qualsiasi libro di storia, quello delle città, non riuscirebbe mai a contenere tutti i suoi episodi.
La toponomastica, che è appunto la parte linguistica di ogni città, installa targhe che rimarcano il valore positivo sia dei personaggi che dei posti diventati simboli di merito, onore e lustro per essa.
Il territorio, non dovrebbe esporre solo i simboli di chi li governa o di chi politicamente ( o con le armi)  l’ha conquistato ma tutti quelli che nei secoli hanno lasciato la loro testimonianza. I simboli della MEMORIA non si toccano!...e, non perché rappresentano la grandiosità di qualcuno o qualcosa ma perché sono i segni, le chiare espressioni di una grammatica di significato espressa in frammenti, come una statua, una iscrizione alla memoria, un tempio, una fabbrica, et cetera, utilizzati dal un metodo storico e filologico dell’essere.  
La Storia è appunto ricerca che criticamente indaga e, con cognizione, ordina ed espone gli eventi umani. Perché sottrarre, allo sguardo a-confessionale dello storico o dell’ignorante i segnali di essa doviziosamente distribuiti nello spazio urbano? Perché sottrarre le orme riconosciute come solchi dell’unità? 
Il Movimento Iconoclasta, sarebbe accettabile per alcuni suoi temi purché la sua attività non generasse integralismo e terrorismo, stupido come la eliminazione di immagini selezionate secondo una ideologia o religione d’una unanimistica a visione. 
ORRORE per le due statue di Buddha, scolpite nella roccia 1800 anni fa, nella valle di Bamiyan ,in Afghanistan. patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e bombardate e abbattute il 12 marzo del nel 2001 dai talebani.
ORRORE per Hatra nel 2017 e il suo santuario della “Città del Sole (II-III sec. d.C.) distrutta dai terroristi dell’ISIS e molte statue di dignitari e divinità. Hatra è stata salvata dall’ISMEO, Associazione Italiana Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente. Nel 1985 patrimonio Unesco;
ORRORE per di Palmira, con i suoi templi e statue demoliti da sistematiche distruzioni del gruppo terrorista dello Stato Islamico nel 2013;
ORRORE per il Museo di Ninive a Mosul, capitale del grande impero assiro (Iraq) dove sono stati abbattuti capolavori del III millennio e tutte le statue come sistematica distruzione di un patrimonio artistico e culturale appartenente al mondo intero per mano degli integralisti dell’ISIS;
ORRORE, dunque, per tutte le volte che le Religioni o la Ragione, con i suoi dogmi, abbatte o resetta la verità dell’ARTE e della  STORIA.

Bruno Pappalardo