L’UNITA’
Bruno Pappalardo, 17.02.2020
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Diciamo che questi due poli,
questi due estremi, Destra-Sinistra, alla faccia della Fisica,invero non si erano
mai attratti;l’uno trovava il proprio nemico nell’altro …in passato appunto!
Ora non è più così.
Colpa del mondo globalizzato
che ha rimescolato tutto? Colpa della velocissima e stroppiata comunicazione e
informazione digitale? Colpa della perdita di riferimenti geo-ideologici? Colpa
di una nuova visione del mondo di cui non si sa e ne si è capito nulla?Colpa
del mancato adattamento delle nuove tecnologie e dei nuovi sistemi metodologici
produttivi? Quelli che hanno sconquassato il mondo del lavoro, del welfare, dei
diritti, dell’organizzazione dei sicuri e indeterminati contratti salariali, -
acquisiti nello scorso secolo ma tanto da modificare i comportamenti eil
modello di società e di esistenza?
Intanto, mentre il medico
studiava la cura, il malato moriva.
Mentre la Sinistra, spiazzata
(senza piazza) non riusciva più a ritrovare i suoi antichi valori, si lasciava
derubare, dalla Destra, i suoi precipui modelli etici e di unità,… temi cari e
propri della Sinistra.
La Destra si è, fatta
portavoce addirittura di integrità e rigore morale.
La Destra,per propaganda, ha
messo in atto anche dispositivi di assistenzialismo annichilente: reddito di cittadinanza,
riduzione dei parlamentari, stipendi e vitalizi (governo giallo-verde)
mascherati da soluzioni evangeliche e per gli italiani
La Sinistra non ha saputo più
compattare se stessa. Non è riuscita a rintracciare il senso della sua storia!
Ossia essere accanto ai deboli, agli sfruttati, ed emarginati e ne siamo, oggi,
ancora più convinti, quando assistiamo alla vicinanza d’una sinistra
annacquata, sostenere “l’autonomia differenziata”, altro scippo delle poche risorse
del Sud.
Chi dall’immediato dall’’Unità
al dopoguerra, non veniva difeso da una vera ingiustizia incominciando dalla Ricostruzione
del Piano speciale Marshall? Chi,
allora, dalla metà degli anni ‘50 doveva soffrire col Sud e lottare per le Sue ragioni? A pensarci bene,
la Sinistra non fu neppure fautore della Cassa per il Mezzogiorno.
La Sinistra “internazionalista,
non poteva interessarsi di un piccolo territorio come il Sud per una vera unità del Paese!?
Dei 20 milioni, oggi,di
meridionali su 60 milioni di italiani, volendo essere freddi calcolatori,
potevano diventare voti?
Non è più riuscita a riformarsi
perché, nei suoi luoghi storici, il malato da curare non c’era più: la fabbrica
e l’operaio politicizzato. Questo era intanto diventato povero e cercava nella
politica solo chi lo illudeva di un miserevole aumento del salario o solo come
vivere.
Le ideologie sono visioni di
un mondo, sono la relazione tra la società e l’individuo nella sua complessità.
Il format più vantaggioso di una esistenza possibile. Le ideologie sono sogni
attuabili. Sono proiezioni, inconsce e materiali, di un sé che partecipa alla
realtà positivista della società. Manca!
Poteva ricompattarsi intorno
all’afflizione di queste terre, riconnettendo il Nord col Sud,e non più alla
maniera gramsciana per l’Unità” degli operai delle fabbriche del nord con gli agricoltori del
sud, ma per la lotta d’una unità geopolitica.
Lasciato solo, il Sud
soggiogato dalla una Storia d’Italia imposta, bugiarda e fraudolenta, ha subito
la razzia di Mafie, Stato, e la Politica del Centralismo Nordista.
Il Sud deve sfuggire dalle
strette maglie di questi tre pilastri marci dell’immobilismo meridionale
insieme ad una nuova Sinistra. Ottenere crediti per saldarsi e connettersi alla
grande cultura mediterranea con i suoi uomini, aziende ed eccellenze. Aprire alla
ricerca e alle nuove frontiere cibernetiche per nuovi stimoli e intuizioni produttive
dei nostri giovani a salvare, lottare per il loro futuro.
Bruno Pappalardo