di Beatriz Goncalves
Elezioni Europee in Portogallo: in primis socialisti, e
poi crescono le sinistre lusitane.
Tiene l’accordo tra PS e PSD, ma la
novità sono le sinistre progressiste davanti ai popolari conservatori!
L’astensione al
64,7%: ancora alta, pur se scende rispetto al 65,3% del 2014.
Il Partito Socialista ( Ps) al
33,4% e ottiene 9 seggi perdendone uno rispetto al 2014.
Al secondo posto il Partito
Social Democratico (PSD) al 21,9% che ottiene 6 seggi . Poi le sinistre
estreme del B.E. (Bloco de Esquerda, che tiene assieme i
comunisti del PCP e i Verdi Progressisti del PEV) col 9,8 e 2 seggi, che supera i conservatori del CDS – PU al 6,9 e del CDS – PP al 6,2, entrambi con 1 seggio a testa.
L’ultimo seggio dei 21
disponibili va agli ecologisti del PAN (Persone-Animali-Natura)
col 5,1%.
Niente da fare per i liberali di A (Alianca) e per i populisti
nazionalisti di Basta.
Insomma il Portogallo si dimostra un paese dove i socialisti sono
inarrestabili, le sinistre progressiste avanzano e l’onda nazional/populista
che cresce in Europa non sembra attecchire!
Il rosso
sembra il colore in evidenza in Portogallo, in ispecie a Lisbona e la sua area
metropolitana.
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